Il Fondatore entrò in cielo il 21 maggio 1861. Com’è andata l’entrata?

Alla morte, Mons. di Mazenod dichiarava agli Oblati che lo circondavano: “La mia unica sofferenza è quella di abbandonare uomini come voi, che amo con un cuore che voi non potete comprendere. Dio mi ha dato un cuore di immensa capacità e mi ha permesso di amare i miei figli con questo cuore… Avrete qualcuno che mi sostituisca, che vi stimi secondo il vostro merito, ma non troverete mai qualcuno che vi ami come me… ” (A Padre Antoine Mouchette: cf. Notizie ncrologiques, VII, 91).

Il successore del Fondatore, P. José Fabre scriveva nella sua circolare del 29 aprile 1862: “Il nostro caro Padre, alla presenza di Dio, sarà per noi quello che è sempre stato nei suoi giorni qui sulla terra. Noi che riceviamo dalle sue labbra agonizzanti la sua toccante promessa, possiamo dirvi questo: lui starà intercedendo per i suoi figli… ”

Nell’omelia della liturgia della beatificazione di Eugenio de Mazenod, Paolo VI lo definì come “un appassionato di Gesù Cristo e un servitore incondizionato della Chiesa”. Approvando le Costituzioni e le Regole del 1982, la Congregazione per i religiosi fece voti ” affinché gli Oblati di Maria Immacolata, stimolati dalla parola e dall’esempio del Beato Eugenio de Mazenod, suo Fondatore, vivano sempre più generosamente nte la sua totale consacrazione a Dio e la missione specifica che è stata affidata loro dalla Chiesa. ” (Decreto nel libro delle Costituzioni e delle regole, p. 10)

La celebrazione liturgica di questo giorno comprende un proprio della messa e dell’ufficio che si prende dal comune dei pastori o dei santi religiosi. Se 114 La preghiera oblata suggerisce tre opzioni per la seconda lettura dell’Ufficio delle Letture: la Pastorale di Mons. di Mazenod per la quaresima del 1860, l’omelia di Papa Paolo VI nella beatificazione nel 1975 e l’omelie di Papa Giovanni Paolo II durante la sua canonizzazione nel 1995.

Si suggeriscono tre opzioni per la seconda lettura dell’Ufficio delle Letture: la lettera pastorale di Quaresima di Eugenio de Mazenod del 1860, l’omelia di Papa Paolo VI nella Beatificazione del 1975 e l’omelie di Papa Giovanni Paolo II nella Canonizzazione di 1995

Foto: Tomba del Fondatore nella Cattedrale di Marsiglia, Francia. In essa c’è l’iscrizione: “Praticate tra voi la carità, la carità, e all’esterno la carità per la salute degli uomini. “Praticate tra voi la carità, la carità, e fuori lo zelo per la salvezza delle anime.

Foto:
Forse l’ultima fotografia di Sant’Eugenio prima di morire, scattata nel 1860.
Tomba del Fondatore nella Cattedrale di Marsiglia, Francia. In essa c’è l’iscrizione: “Praticate tra voi la carità, la carità, e all’esterno la carità per la salute degli uomini. “Praticate tra voi la carità, la carità, e fuori lo zelo per la salvezza delle anime.