
Niente, nemmeno il mondo intero, vale il prezzo di un’anima. Chi dà ai poveri un’immensa fortuna fa meno che convertire una
sola anima. È scritto: “Se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca” (Ger 15, 19). Cosa eccellente è senza dubbio avere pietà dei poveri, ma nulla è così grande quanto strappare un’anima dall’errore, perché questo è rendersi simili a Paolo e Pietro.
A noi è dato succedere a loro nella predica- zione, non per affrontare, come loro, i pericoli, sopportare la fame, la peste e altri mali – perché viviamo in tempi di pace – ma per svelare l’ar- dore del nostro zelo. Anche senza uscire di casa, possiamo dedicarci a questo tipo di pesca. Chi, avendo un amico, un parente, un conoscente, procede così, adotta questo linguaggio, assomi- glierà a Pietro e Paolo. A Pietro e Paolo, dico? Sarà la bocca di Cristo: “Chi separa il prezioso da ciò che è vile sarà come la mia bocca”.
Se lui non persuade oggi, persuaderà domani; anche senza riuscire mai a persuadere, riceverà tutta la ricompensa. Se non persuaderà tutto il mondo, salverà per lo meno alcuni. Gli stessi Apostoli non convinsero tutti gli uomini, sebbe- ne si rivolgessero a tutti e furono ricompensati come se li avessero salvati tutti.
San Giovanni Crisostomo, Commento sulla Prima Lettera ai Corinzi
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