Durante tutto il tempo in cui i principi dei sacerdoti e gli anziani del popolo, insieme alla folla da loro attizzata, urlavano davanti al Pretorio di Pilato, esigendo la liberazione di Barabba e la crocifissione di Gesù, dove Si trovava sua Madre Santissima?
François Boulay |
Madonna dei Dolori – Chiesa di Santa Brigida di Kildare, Montreal (Canada) |
A questa domanda, gli Evangelisti non danno risposta, e le anime devote di Maria, meditando sulla Passione del Divino Redentore, sentono la necessità di riempire questo vuoto. La Beata Anna Caterina Emmerich – religiosa agostiniana tedesca, morta nel 1824 e beatificata da San Giovanni Paolo II nell’ottobre 2004 – soddisfa questo legittimo desiderio con le sue famose visioni sulla Passione di Nostro Signor Gesù Cristo.
Da queste abbiamo estratto, con i necessari adattamenti, il racconto che segue.1
Ancor prima che la Passione si compisse
Narra la Beata che, mentre si svolgevano i successivi episodi del processo, la Madre di Gesù, con Maria Maddalena e l’Apostolo Giovanni, rimanevano in un angolo della piazza, osservando e ascoltando, immersi in un profondo dolore. E quando Gesù fu condotto al Pretorio di Pilato, la Santissima Vergine, insieme a Giovanni e Maddalena, uscirono per percorrere tutti i luoghi in cui Lui era stato a partire dalla sua prigione.
Tornarono, così, alla casa di Caifa, a quella di Anna, al giardino del Getsemani e all’Orto degli Ulivi. In tutti i luoghi in cui Nostro Signore era caduto o era stato sottoposto a una qualche sofferenza speciale, si fermavano in silenzio, piangevano e soffrivano per Lui. Ancora una volta, la Vergine delle vergini si prostrò e baciò la terra nel luogo dove era caduto suo Figlio. Maddalena contorceva le mani, Giovanni piangeva e cercava di offrire loro un po’ di consolazione. Dopo le conduceva in un altro luogo.
Cominciò in questo modo la devozione della Via Crucis e degli onori prestati ai misteri della Passione di Gesù, ancor prima che questa si compisse. Fu nel più santo fiore dell’umanità, nella Madre virginale del Figlio dell’Uomo, che cominciò la meditazione della Chiesa sui dolori del Redentore Divino.
Oh, che compassione! Con che violenza la spada affilata e perforante trafisse il suo Cuore! Lei, il cui beato corpo Lo aveva accolto, i cui beati seni Lo avevano allattato, che Lo aveva concepito e custodito per nove mesi sotto il suo Cuore pieno di grazia, che Lo aveva portato e Lo aveva sentito vivere in Sé prima che gli uomini ricevessero da Lui la benedizione, la dottrina e la salvezza, Ella condivideva tutte le sofferenze di Gesù, incluso il suo ardente desiderio di riscattare gli uomini con i suoi patimenti e la sua Morte in Croce.
Fu così che la Vergine pura e senza macchia inaugurò per la Chiesa la devozione del Cammino della Croce, per raccogliere in tutti i luoghi di questo benedetto tragitto, come se fossero pietre preziose, gli inesauribili meriti di Gesù Cristo e offrirli a Dio Padre a beneficio di tutti i fedeli.
Tutto quanto ci fu e ci sarà di santo nell’umanità, tutti gli uomini che hanno sospirato dopo la Redenzione, tutti coloro che hanno celebrato con rispettosa compassione e con amore le sofferenze del nostro Salvatore, facevano con Maria il Cammino della Croce, si affliggevano, pregavano, si offrivano in olocausto nel Cuore della Madre di Gesù, la quale è una tenera Madre anche per tutti i suoi fratelli uniti dalla stessa Fede in seno alla Santa Chiesa.
Pentimento della Maddalena e sofferenze di Giovanni
Maddalena era come fuori di sé, per la violenza del dolore. Aveva un immenso e santo amore per Gesù. Quando, tuttavia, desiderava depositare la sua anima ai suoi divini piedi, come aveva versato l’olio aromatico di nardo sul suo capo, vedeva aprirsi un orrendo abisso tra lei e il suo Beneamato. Sentiva un pentimento e una gratitudine illimitati, e quando voleva elevare a Lui il suo cuore, come il profumo dell’incenso, vedeva Gesù maltrattato, condotto alla morte, a causa dei peccati da lei commessi.
Le causavano allora profondo orrore queste colpe per le quali Gesù tanto doveva soffrire. Lei si precipitava nell’abisso del pentimento, senza poterlo esaurire né riempire. Si sentiva di nuovo trascinata dal suo amore al suo Signore e Maestro, e Lo vedeva in preda ai più terribili tormenti. Così, la sua anima era crudelmente lacerata tra l’amore, il pentimento, la gratitudine, la contemplazione dell’ingratitudine del suo popolo, e tutti questi sentimenti si esprimevano nel suo modo di andare, nelle sue parole, nei suoi gesti.
Madonna dei Dolori – Basilica della Mercede, Città del Guatemala |
L’Apostolo Giovanni amava e soffriva. Per la prima volta, egli conduceva la Madre del suo Maestro e del suo Dio, che pure lo amava e per lui soffriva, su queste tracce del Cammino della Croce lungo il quale la Chiesa avrebbe dovuto seguirLa.
“Se possibile, si allontani questo calice”
Anche se sapeva molto bene che la morte di Gesù era l’unico mezzo per redimere l’umanità – spiega la Beata – Maria era piena di angoscia e desiderio di liberarlo dal supplizio.
Come Gesù – fatto Uomo e destinato alla crocifissione per libera volontà – soffriva come qualsiasi uomo tutte le pene e torture di un innocente condotto alla morte ed estremamente maltrattato, così anche Maria pativa tutti i dolori che possono affliggere una madre alla vista di un figlio santo e virtuoso trattato tanto ingiustamente da un popolo ingrato e crudele. Lei pregava affinché questo immenso crimine non si effettuasse. Come Gesù nell’Orto degli Ulivi, Lei diceva al Padre Celeste: “Se è possibile, si allontani questo calice”.
Se è possibile… Nei disegni di amore della Trinità Santissima era deciso: il Verbo di Dio Incarnato avrebbe dovuto bere, fino all’ultima goccia, questo calice di dolori. Non era possibile. L’Innocente per eccellenza fu condannato all’infamante supplizio della crocifissione. Baciò con amore la Croce e la portò verso il Calvario.
Lancinante incontro della Madre con il Figlio
François Boulay |
Gesù incontra sua Madre – Cappella della Madonna del Buon Soccorso, Montreal (Canada) |
Più avanti, la Beata Anna Caterina Emmerich descrive la lancinante scena dell’incontro della Madre con il Figlio; narra come, vedendoLo coperto di piaghe, con la Croce sulle spalle, Lei cadde al suolo, priva di sensi; e come tre delle Sante Donne, aiutate dall’Apostolo Vergine, La portarono a casa da cui poco prima erano usciti.
Vedendosi separata ancora una volta dal suo beneamato Figlio, che proseguì col suo pesante fardello sulle spalle e crudelmente maltrattato, subito l’amore e l’ardente desiderio di stare vicino a Lui Le diedero una forza soprannaturale. Ella andò con le sue compagne fino alla casa di Lazzaro, vicino alla Porta Angolare, dove si trovavano le altre Sante Donne, gemendo e piangendo con Marta e Maddalena. Da là partirono, in diciassette di numero, per seguire il cammino della Passione.
Le ho viste – dice la beata –, piene di gravità e decisione, indifferenti alle ingiurie della plebe e imponendo rispetto per il loro dolore, attraversare il Foro, coperte coi loro veli, baciare la terra nel luogo dove Gesù aveva preso la Croce, poi seguire il cammino che Lui aveva percorso. Maria e altre che ricevevano più lumi dal Cielo cercavano le impronte di Gesù. Sentendo e vedendo tutto con l’aiuto di una luce interiore, la Vergine Santa le guidava in questa via dolorosa e tutti questi luoghi si imprimevano vivamente nella loro anima. Lei contava tutti i passi e indicava alle sue compagne i luoghi consacrati da qualche dolorosa circostanza.
* * *
La devozione della Via Crucis nacque, pertanto, dal fondo della natura umana e dalle intenzioni di Dio verso il suo popolo, non in virtù di un piano premeditato. Per così dire, essa fu inaugurata sotto i piedi di Gesù, il primo a percorrerla, per l’amore della più tenera delle madri.
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