Domenico nacque il 24 giugno 1170, nel piccolo villaggio di Caleruega, nella Vecchia Castiglia, oggi Spagna. Apparteneva ad una famiglia illustre e nobile, molto ricca e cattolica: i suoi genitori erano Felice di Guzman e Giovanna d’Aza ed i suoi fratelli, Antonio e San Domenico di Guzman.jpgMannes. Il primo divenne sacerdote e morì in odore di santità. Il secondo, con la madre, è stato beatificato dalla Chiesa.

In questo presepe esemplare, il piccolo Domenico percorreva la stessa strada di servire Dio. Anche il suo nome è stato scelto in onore di San Domenico di Silos, perché sua madre, prima della nascita di Domenico, fece una novena al santuario del santo abate. E come vuole la tradizione, il settimo giorno egli sarebbe apparso per annunciare che il suo bambino, non ancora nato, sarebbe un santo per la Chiesa Cattolica.

Domenico si dedicò agli studi, diventando una persona di grande cultura. Ma mai lasciò la carità da parte. A Palencia, la città dove si è laureato, sorprese tutti con la vendita di oggetti della sua camera, tra cui i costosi pergameni utilizzati negli studi, per avere un po’ di soldi, e con esso nutrire i poveri e gli ammalati.

A ventiquattro anni, sentendo la chiamata, ricevé l’ordinazione sacerdotale. Fu inviato alla Diocesi di Osma, dove si distinse per la competenza e l’intelligenza. Ben presto fu invitato ad assistere il re Alfonso VII nei lavori diplomatici del suo governo e anche per rappresentare la Santa Sede, in alcune delle loro difficili missioni.

Durante il Medioevo, periodo in cui visse, c’era l’eresia degli albigesi o catari, emersi nel sud della Francia. Papa Innocenzo III lo mandò lì, insieme a Diego Aceber, suo compagno, al fine di combattere i cattolici reincarnazionisti. Ma a causa della morte improvvisa di questo caro amico, Domenico dové affrontare la missione francese da solo. E lo fece in modo molto efficace, utilizzando solo l’esempio della sua vita e la predicazione della vera Parola di Dio.

Nel 1207, a Santa Maria de Prouille, Domenico fondò il primo monastero del Secondo Ordine, di monache, rivolto alle giovani che, a causa della carestia, erano condannate a una vita di peccato.

La santità di Domenico guadagnava fama crescente, attirando le persone che volevano seguire il suo modello di ministero. Così, nacque il piccolo gruppo chiamato “Frati Predicatori”, dal quale faceva parte suo fratello di sangue, il Beato Mannes.

Nel 1215, da questa fraternità, Domenico decise di fondare un Ordine, offrendo una nuova proposta di evangelizzazione cristiana e di vita apostolica. Essa fu presentata a Papa Innocenzo III, che nello stesso anno, durante il Concilio Lateranense IV, concesse la prima approvazione. L’anno seguente, il suo successore, Papa Onorio III ha rilasciato l’approvazione definitiva, dandogli il nome di Ordine dei Frati Predicatori, o Domenicani. Allora, diventarono conosciuti come uomini saggi, poveri e austeri, avendo come caratteristiche essenziali la scienza, la pietà e la predicazione.

Nel 1217, per attirare i giovani accademici al clero, il fondatore stabilì che le Case dell’Ordine fossero istituite nelle principali città universitarie d’Europa, che al momento erano Bologna e Parigi. Lui si stabilì a Bologna, in Italia, dove si dedicò allo splendido sviluppo della sua opera, presiedendo tra il 1220 e il 1221 i primi due capitoli generali per il progetto della scritta definitiva della “Carta Magna” dell’Ordine.

L’8 agosto 1221, con soli 51 anni di età, morì. Fu canonizzato da Papa Gregorio IX, che gli dedicò la sua particolare stima e amicizia, nel 1234. San Domenico fu sepolto nella cattedrale di Bologna ed è adorato nel giorno della sua morte, come Patrono Perpetuo e Difensore di quella città. *******

L’uomo Santo che ha ricevuto il Rosario dalle mani della Vergine

Come il Santo Rosario è arrivato alle mani di San Domenico? Egli era nella cappella del convento delle monache del primo monastero dell’Ordine Domenicano a pregare per la redenzione delle anime. In questo momento gli apparve la Madonna gli apparve e gli diede il Rosario … Fu allora che San Domenico con il suo zelo ardente cominciò a predicare il Rosario e a convertire migliaia di eretici alla fede cattolica.

I demoni rivelano qual’è il Santo più temuto da loro

Un giorno, mentre San Domenico predicava il Rosario presso Carcassonne, portarono alla sua presenza un eretico che, posseduto dal demonio, predicava contro il Santo Rosario. C’erano più di 12 mila persone nella predicazione. I demoni che possedevano quello sfortunato erano obbligati a rispondere alle domande di San Domenico, con molto imbarazzo.

1 – C’erano quindici mila di loro nel corpo di quel povero uomo, perché lui aveva attaccato i quindici misteri del Rosario – ecco, che il quarto mistero (luminoso) è stato recentemente aggiunto il rosario;

2 – Continuarono a testimoniare che, quando San Domenico predicava il Rosario, lui imponeva la paura e l’orrore nelle profondità dell’inferno e che lui era l’uomo che i demoni più odiavano nel mondo, a causa delle anime che lui strappò da loroSan Domenico di Guzman.jpgattraverso la devozione al Santo Rosario; rivelarono ancora diverse altre cose.

San Domenico mise il suo Rosario intorno al collo del posseduto e chiese che i demoni gli dicessero chi, di tutti i santi del cielo loro temevano di più, e chi dovrebbe quindi essere più amato e venerato dagli uomini. In questo momento, hanno emesso un gemito inesprimibile, in cui la maggior parte delle persone caddero a terra, svenute per la paura … – dobbiamo ricordare che il diavolo è il padre della menzogna e in questo momento lui si fa di vittima di San Domenico – e dissero:

– Domenico, ti supplichiamo, per la passione di Gesù Cristo e per i meriti di sua Madre e di tutti i santi, ci lasci uscire da questo corpo senza parlare più, perché gli angeli risponderanno alla tua domanda in qualsiasi momento …

San Domenico si inginocchiò e pregò la Madonna perché costringesse i nemici a proclamare tutta la verità e nient’altro che la verità. Aveva appena finito di pregare, quando vide la Santa Vergine vicino a lui, circondata da una moltitudine di angeli – solo Domenico era in grado di vederla. Lei colpì l’uomo posseduto con una verga d’oro e disse: – Risponda al mio servo Domenico immediatamente. – Quindi i demoni cominciarono a gridare:

– Ò, tu che sei la nostra nemica, la nostra rovina e distruzione, perché sei venuta giù dal cielo, solo per torturarci così crudelmente? Ò, avvocato dei peccatori, tu che togli le prede dell’inferno, che siete la strada giusta per il cielo, dobbiamo, per il nostro stesso dolore, dire tutta la verità e confessare davanti a tutti, chi è la causa della nostra vergogna e della nostra rovina? Ò, poveri noi, principi delle tenebre, quindi ascoltate bene, voi cristiani: la Madre di Gesù Cristo è onnipotente e può salvare i suoi servi di cadere nell’Inferno. Lei è il sole che distrugge l’oscurità della nostra astuzia e sottigliezza. È lei che scopre i nostri progetti nascosti, rompe le nostre insidie ??e rende le nostre tentazioni inutili e senza effetto. Dobbiamo dire, però a malincuore, che nessuna anima che davvero abbia perseverato nel suo servizio è stata condannata da noi; un semplice sospiro che essa offra alla Santissima Trinità è più prezioso di tutte le preghiere, desideri e aspirazioni di tutti i santi.

Il Santo insistì a tutti di pregare il Rosario ad alta voce. Ad ogni Ave Maria, la Vergine faceva uscire cento demoni dal corpo di quell’eretico, in forma di carboni ardenti.

Dopo essere stato guarito, abiurò tutti i suoi errori e si convertì, insieme agli altri amici, toccati dalla potenza del Rosario. La ricompensa per quelli che attirano altri alla devozione del Santo Rosario è enorme.