La leggenda narra che Giorgio fosse un nobile cavaliere errante, originario della Cappadocia (nell’attuale Turchia), di fede cristiana. Apostolo su un bianco cavallo, giunse un giorno nel regno di Silene, in Cirenaica, che era funestato dalla presenza di un terribile drago, la cui forza distruttrice poteva essere contenuta solo da sacrifici umani. Fu proprio il “soldato di Cristo” a salvare dalle fauci del mostro la figlia del re, e come ricompensa non volle né onori né denari, ma che tutto il popolo si convertisse ricevendo il battesimo.

La sua vicenda è suggestiva come una favola, ma rivela profondi significati simbolici, nella lotta tra bene e male. Patrono di intere nazioni, fu invocato nelle pestilenze: anche in terra ambrosiana il suo culto era particolarmente diffuso